Pubblicato il 18/12/2019
Dal 1 gennaio 2020 sarà obbligatorio, per tutti i commercianti, emettere lo scontrino elettronico.
Cos'è e come adeguarsi
Come anticipato, tutti i commercianti (si parla di circa un milione e mezzo di attività), dal primo gennaio avranno l'obbligo di erogare lo scontrino elettronico.
Per alcuni esercizi questa riforma non è nuova. Infatti, per le aziende che superano i 400.000€ di fatturato, lo scontrino elettronico era già obbligatorio dal 1 luglio 2019.
Le attività commerciali, per adeguarsi a questa nuova riforma potranno:
- Acquistare o adeguare il proprio registratore telematico, che consente l'invio istantaneo di tutte le transazioni all'Agenzia delle Entrate. Per le attività che affronteranno questo investimento, lo Stato ha previsto un bonus.
- Utilizzare direttamente i servizi online gratuiti dell'Agenzia delle Entrate, accedendo al portale “Fatture e Corrispettivi” sul sito ufficiale.
Quali sono i vantaggi di questa nuova riforma?
Questa digitalizzazione porterà un maggiore controllo contro l'evasione fiscale e inoltre, ottimizzerà molto il lavoro gestionale delle aziende.
Le attività commerciali non dovranno più tenere il registro dei corrispettivi, poiché attraverso il dispositivo telematico ci sarà la memorizzazione e la trasmissione istantanea di tutte le transazioni. Inoltre, non sarà più obbligatorio conservare le copie delle ricevute rilasciate ai propri clienti.
Tutti gli esercenti, sia i commercianti che chi emette ricevute fiscali come alberghi, artigiani e ristoranti, avranno sei mesi per adattarsi alle nuove riforme. Infatti, dal 1 gennaio 2020 sarà obbligatorio registrare lo scontrino elettronico solo per le attività che sono rientrate nella prima fase della riforma, cioè per chi ha l'obbligo dal 1 luglio 2019. Gli altri esercizi invece avranno tempo fino al 1 luglio 2020 per adeguarsi alla nuova normativa.
Cosa rischiano le attività che non si adegueranno entro i tempi previsti?
- una sanzione pari al 100% dell'imposta relativa all'importo non correttamente documentato, con un minimo di 500 euro;
- le attività che hanno più volte violato le normative, oltre alla sanzione, andranno incontro alla sospensione della licenza dell'attività.
Scontrino elettronico: cosa cambia per il consumatore
Per chi acquista non cambierà quasi nulla. Infatti, al momento dell'acquisto, il cliente non riceverà più uno scontrino o una ricevuta, ma un documento commerciale che non ha valore fiscale.